Stamane siamo stati a Rovereto per la mostra dedicata a Caravaggio. Il pittore è qui vissuto come uno spunto da cui partire per creare relazioni trasversali con altri artisti, soprattutto Burri e Pasolini: poi ci sono cose di Verlato che mi sono sembrate un po’ troppo ispirate da altri grandi autori (un lungo fregio a carboncino, impossibile non pensare a Guernica! ma l’emozione suscitata dal capolavoro di Picasso non trova paragoni in questo, che sembra soprattutto una ricerca estetica. Caravaggio val bene una visita, anche se l’avevamo già ammirato nella sua sede abituale, a Siracusa. L’emozione davanti ad una tela del Maestro grande quanto un soggiorno dell’Ikea è sempre forte. Quando siamo usciti non pioveva più, e l’occhio mi è caduto su questa inferriata. In questo periodo complicato, vale la pena essere attenti anche alle piccole cose.