Insomma, ecco arrivato il momento per mettere il piedino fuori dall’uscio. Finalmente. Ma anche: che batticuore. Eh sì, perchè non so voi, ma io a stare a casa e a gestire tutto-o-quasi da casa mi ero anche un pochino abituata. Adesso dobbiamo rimettere la prima - meglio partire con le marce basse - e tornare a fare le cose di prima, in modo diverso. Non tutto quello che ci è mancato sarà subito percorribile, dalle cose fondamentali (gli abbracci, gli amici, la semplice disinvoltura) alle cose piccoline (oh, a me manca tanto il cappuccino di Enrico! Ma ho la sensazione che ci vorrà ancora un pò). E va bene: allora usciamo così, con gentilezza, con prudenza, con consapevolezza. Ma anche con fiducia, e con un sorriso; che mi sa che anche se la mascherina lo nasconde, il sorriso si percepisce sempre. Buon Quattro Maggio a tutti: vi abbraccio forte, con un bel po’ di emozione.