Le due volte precedenti che si è parlato di libri, ho pensato ‘potrei fare una lista dei miei preferiti’... pensiero subito fagocitato dalla mia vocetta interiore ‘naaaah! a chi vuoi che interessino i tuoi titoli?’. Ma vedo che le liste sono gradite, anzi di più: richieste. E, partendo da un articolo letto sulla Repubblica, mi è piaciuto confrontarmi con altri gusti, così bando agli indugi e andiamo di lista, rigorosamente non in ordine di podio. Questi titoli - pochi, non volevo fare un catalogo! - sono i primi che mi vengono in mente quando ripenso a momenti speciali; sono stati compagni di viaggio, hanno assorbito giornatacce traducendole in qualcosa d’altro, hanno elaborato pensieri scuri e dato vita a idee luminose. Li considero grandi amici. Se dovessi immaginare me stessa su un’isola deserta, vorrei avere con me uno di questi libri. (la lista la trovate, se vi interessa, sotto all’immagine)
Franzen, Le correzioni Vilas, In tutto c’è stata bellezza Camus, Lo straniero Murakami, Norwegian wood, Kafka sulla spiaggia Auster, Mr. Vertigo Kristof, Trilogia della città di K. Hesse, Il lupo della steppa, Siddharta Kerouac, Sulla strada Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta Vonnegut, Mattatoio n. 5 Safran Foer, Ogni cosa è illuminata; Molto forte, incredibilmente vicino Wallace, qualsiasi titolo De Luca, In alto a sinistra Capote, a sangue freddo Saramago, Memoriale del convento Bender, L’inconfondibile tristezza della torta al limone Bulgakov, Il maestro e Margherita Cunningham, Carne e sangue Roca, Rughe Gipi, ‘S’